BOOMing Art Show 2025

con gli artisti

Riccardo Bandiera, Diego Dominici e Pier de Felice

Dal 6 al 9 febbraio 2025

ORARI

06.02.2025 ore 19:00 – 24:00
07.02.2025 ore 11:00 – 24:00
08.02.2025 ore 11:00 – 24:00
09.02.2025 ore 11:00 – 20:00

Stand 3

Palazzo Isolani
Bologna | Via Santo Stefano 16, 40125


Febo & Dafne X Booming Art Show - Le Elicoidi

Per la prossima edizione di Booming, la galleria Febo e Dafne vuole mostrarsi resiliente e adattarsi all'evoluzione del mondo dell’arte. Come un edera che cresce durante gli anni sopravvivendo alle avversità, anche le gallerie insieme ai suoi artisti, devono affrontare il mondo insieme, con coraggio e forza per continuare a mutarsi d'accordo con i cambiamenti. Il progetto, per questa nuova edizione piena di novità vuole mostrare al pubblico le nuove opere degli artisti della galleria, con un connubio tra fotografia e pittura, tra realismo ed astrattismo, con un carattere sobrio ed elegante adeguato allo nuovo spazio espositivo.

Riccardo Bandiera, nelle sue fotografie ritrae spesso soggetti femminili, alle volte immersi completamente nell’acqua come sospesi, in questo caso invece le sue bagnanti sembrano essere colte in momenti intimi, immagini simboliche di una varietà di sensazioni, pensieri e desideri, come osservate dietro una lente appannata, un vetro, un filtro che pur non celando la figura, non può davvero raccontare il mondo che essa contiene. In Nantes Lubricis Pelagi, l’autore ha dato vita a una serie di fotografie in cui le swimmer girls risultano prive del loro habitat d'elezione per “nuotare in un mare instabile”, traduzione letterale del titolo in latino.

Pier De Felice, presenta una serie di lavori in cui oggetti della quotidianità vengono elevati a soggetti di un mondo immaginario e ideale. L’esigenza dell’artista è di restituire nuova vita alle cose date per acquisite o scontate, con l’intento di sottolineare l’importanza che hanno i piccoli gesti per la salvaguardia del pianeta e in difesa della sua bellezza. Il mondo proposto dalle opere in mostra è “il mondo che vorrei” dell’artista: una quotidianità che vive in modo nuovo, che rende possibile l’allontanarsi dai paradossi e dai controsensi insiti nei sistemi sociali, per potersi ritrovare, invece, in una dimensione di calma e libertà. In questo mondo ideale hanno un ruolo importante le piante, i fiori, i semi, la frutta, gli ortaggi... tutti quegli elementi della natura “di uso quotidiano”. Questi elementi semplici si fanno simbolo di libertà e speranza legata alla volontà di non arrendersi.

Diego Dominici porta la sua nuova serie Mimesi, che ci racconta come il mondo contemporaneo ci fa costruire un'immagine digitale, da mettere in una vetrina per il mondo e sul mondo. La maschera utilizzata nella serie fotografica veniva indossata esclusivamente dalle donne tra il XVII e il XVIII secolo. La moretta, questo il suo nome, era una piccola maschera in velluto nero non dotata di bocca, essendo proibite di proferire alcuna parola. Veniva infatti tenuta aderente al viso mordendo un bottone al suo interno. Divenne molto popolare proprio per questo suo aspetto che le rendeva estremamente seducenti e desiderabili. In questa serie fotografica, il vuoto che la maschera crea, simboleggia la necessità di ognuno di avere una realtà sociale, differente da quella sintetica dei social. Infatti l'immagine artefatta, seppur necessaria, ci costringe ad una nuova forma di solitudine e di lontananza sociale. Il vuoto cromatico che la maschera crea, vuole rappresentare la finta immagine che proiettiamo verso l'esterno. Nella serie Parafilia, le maschere indicano le esplosioni di interiorità che si vogliono negare, caratterizzate da fantasie o impulsi intensi e ricorrenti. Rappresentano la mancanza di comunicazione con se stessi e di conseguenza con gli altri, che crea un forte senso di disagio. Si costituisce una chiara divisione tra ciò che appare e ciò che è realmente, una frammentazione dell' individuo. Dall' altra parte si crea un senso di comunità. Infatti, ogni persona, indipendentemente da ogni aspetto, è rappresentata con la stessa maschera, attraverso la stessa visione. Un progetto che vuole raccontare la libertà attraverso una maschera dal 2011.

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